Nuova sentenza del Tribunale di Trieste in merito al decesso di un’operaio elettricista, ammalatosi di mesotelioma nel 2017 e poi deceduto, che aveva prestato servizio ed era stato esposto ad amianto presso i cantieri riuniti dell’Adriatico, poi confluiti in Italcantieri e negli attuali cantieri navali di Monfalcone.
Il Tribunale ha stabilito una quota di risarcimento relativa al danno patito dal lavoratore (il danno iure hereditatis) e una quota per ciascuno dei familiari, la moglie e le due figlie, per il danno subito da perdita parentale (detto iure proprio).
Il risarcimento complessivo riconosciuto ammonta a oltre 850.000 euro.
Il mesotelioma in Italia nel settore dei cantieri navali
Secondo quanto emerge dai dati del VII Rapporto del Registro Nazionale dei Mesoteliomi la cantieristica navale rappresenta una delle categorie economiche ad alta frequenza di insorgenza di un mesotelioma di origine professionale.
Infatti, su un totale di 22.091 casi (su 31.572 dal 1993 al 2018 in Italia), per i quali è stato possibile rilevare un nesso certo, probabile o possibile della malattia con l’esposizione ad amianto nel corso dell’attività lavorativa, il 7.3% (1622 casi) è da attributire al settore.
Fonti e rassegna stampa
La notizia è stata diffusa da numerosi portali di notizie online. Per un approfondimento si possono leggere in particolare l’articolo della redazione web di ilgazzettino.it e della redazione di friulisera.it, entrambi del 16 ottobre 2023.
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