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Tumori del sistema emolinfopoietico

I tumori del sistema emolinfopoietico, cioè l’insieme dei tessuti dove avviene la produzione di piastrine, globuli rossi e globuli bianchi, comprendono patologie quali i linfomi Hodgkin e non Hodgkin e le leucemie.

Le leucemie sono tumori non solidi contrariamente ai linfomi che costituiscono delle vere e proprie masse.

Le leucemie possono essere acute o croniche e sono classificate in mieloidi o linfoidi dipendentemente dal tipo cellulare.

Tra i linfomi il più diffuso è il linfoma non-Hodgkin.

I fattori di rischio dei tumori del sistema emolinfopoietico

I fattori di rischio per i tumori del sistema emolinfopoietico sono molteplici e comprendono

  • predisposizione genetica;
  • esposizione a radiazioni ionizzanti e a sostanze nocive quali il benzene;
  • immunosoppressione;
  • virus quali
  • virus quali HIV, HTLV-I, HHV-8, EBV.

Tumori del sistema emolinfopoietico e malattia professionale

I tumori del sistema emolinfopoietico rientrano fra le malattie riconosciute dall’INAIL come professionali. Sono infatti listate nelle specifiche tabelle pubblicate come allegati nel D.P.R. 30 giugno 1965, n. 1124 “Testo unico delle disposizioni per l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali”.

Le tabelle sono state costantemente aggiornate nel corso degli anni. L’ultima modifica risale al Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 10 giugno 2014 contenente “L’approvazione dell’aggiornamento dell’elenco delle malattie per le quali è obbligatoria la denuncia ai sensi e per gli effetti dell’articolo 139 del Testo Unico […]”.

Nelle tabelle INAIL i tumori del sistema emolinfopoietico sono presenti, quali tumori professionali, in Lista I (tumori ad elevata probabilità di origine professionale), in Lista II (tumori a limitata probabilità di origine professionale) e in Lista III (tumori di possibile origine professionale). Questi tumori sono ulteriormente classificati nel Gruppo 2 (malattie da agenti fisici) e nel Gruppo 6 (tumori professionali):

  • Lista I, Gruppo 2, I.2.07 C82-C91.0 C91.2-C95 per esposizione a radiazioni ionizzanti (le categorie esposte sono soprattutto radiologi, radioterapisti, medici nucleari del settore sanitario; ma anche militari legati alla sperimentazione di armi atomiche, minatori, addetti delle centrali elettronucleari);
  • Lista I, Gruppo 6, I.6.39 C82-C96 per esposizione a butadiene o butano e isobutano contenenti più di 0,1% di butadiene. Viene utilizzato nell’industria per la produzione di gomma sintetica e in quella delle materie plastiche e delle resine acriliche;
  • Lista II, Gruppo 6, II.06.02 C82-C96 come causati da esposizione professionale ad antiblastici del Gruppo 1 e Gruppo 2A della IARC International Agency for Research on Cancer (manipolazione da parte del personale addetto);
  • Lista III, Gruppo 6, III.6.04 C82-C96 per esposizione al cloruro di vinile, usato nell’industria chimica e in quella della produzione di materie plastiche (PVC);
  • Lista III, Gruppo 6, III.6.07 C82-C96 per esposizione al 1,2-dicloretano o cloruro di etilene. È un solvente usato nell’industria chimica ed in quella delle vernici;
  • Lista III, Gruppo 6, III.6.10.01 C00-C97 per esposizione a acrilammide. Si tratta di una sostanza chimica che si forma naturalmente negli alimenti ad alte temperature, soprattutto nelle parti bruciate. Esiste anche una forma sintetica usata nell’industria della plastica; è presente nel tabacco; è utilizzata per il trattamento delle acque potabili;
  • Lista III, Gruppo 6, III.6.11 C00-C97 per esposizione ad altri agenti cancerogeni occupazionali non menzionati nelle liste  I, II, III, classificati agenti cancerogeni dall’Unione Europea, per i quali non sono stati ancora definiti nell’uomo gli organi bersagli e gli agenti cancerogeni classificati 2B dalla IARC.

I sintomi dei tumori del sistema emolinfopoietico

I sintomi più comuni dei tumori del sistema emolinfopoietico sono piuttosto aspecifici e possono prevedere:

  • ingrossamento dei linfonodi;
  • stanchezza;
  • sudorazione notturna;
  • febbre serale;
  • prurito;
  • sintomi quali affaticamento e difficoltà respiratorie qualora per esempio le masse tumorali siano originate in particolari sedi del corpo (per esempio i linfomi situati nelle sedi linfonodali del mediastino).

La terapia dei tumori del sistema emolinfopoietico

La terapia dei tumori del sistema emolinfopoietico è costituita dalla chemioterapia associata o meno alla radioterapia. Spesso uno strumento terapeutico fondamentale, qualora non ci sia risposta all’intervento farmacologico o non siano possibili le radiazioni, è il trapianto di midollo osseo.

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