Il Tribunale di Ancona ha condannato con sentenza di primo grado l’azienda datrice di lavoro di un elettricista di bordo, impiegato nei cantieri navali della città, la cui figlia era deceduta a causa di un mesotelioma.
La donna, cinquantenne, avrebbe respirato le particelle di amianto portate a casa a causa della contaminazione degli indumenti del padre per quasi un ventennio.
Questa esposizione alla fibra killer avrebbe dato origine al mesotelioma che ne causò alla morte.
L’omissione principale contestata all’azienda è stata quella di non aver informato il lavoratore dei rischi cui avrebbero potuto essere esposti anche i suoi familiari.
I familiari dovranno essere risarciti, se non ci sarà ricorso, con una cifra pari a oltre un milione di euro.
Fonti e rassegna stampa
La notizia è stata diffusa da alcuni portali di notizie online. Per un approfondimento si consilia di leggere in particolare l’articolo di P. C. su Il Resto del Carlino del 23 aprile 2023.
Altri articoli collegati
Ti potrebbero interessare anche questi articoli:
Crediti immagine di copertina: foto di Michal Jarmoluk da Pixabay. Modificata (ritagliata, degradata e ridimensionata). Concessa con licenza originaria Pixabay. Immagine di repertorio.
Commenta per primo