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Unione Europea: c’è l’accordo per migliorare la direttiva sull’amianto nei luoghi di lavoro

C’è accordo politico fra Parlamento Europeo e Stati membri in merito alla revisione della direttiva europea sulla presenza di amianto nei luoghi di lavoro.

Le nuove norme prevederanno un abbassamento della soglia di garanzia nell’esposizione del lavoratore alla sostanza cancerogena stabilendo che non si possa essere esposti ad una concentrazione superiore a 0,01 fibre per centimetro cubo (f/cm3).

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Inoltre l’accordo prevede:

  • un periodo transitorio di 7 anni nel quale gli stati membri dovranno adeguarsi alla normativa;
  • due anni di tempo per gli stati membri per recepire la direttiva nel diritto nazionale dal momento dell’approvazione formale;
  • l’introduzione di metodologie moderne per il conteggio delle fibre, con orientamenti in merito da presentarsi da parte della Commissione, e che prevedono l’adozione della microscopia elettronica (EM), più efficace nell’individuare fibre di amianto sottili;
  • nel caso di non misurazione della quantità di fibre si prevederà una soglia ancora più bassa, allo 0,002 f/cm3 cui si dovranno attenere in particolare le imprese di demolizione e rimozione dell’amianto;
  • le imprese di demolizione e rimozione dell’amianto dovranno ottenere specifiche autorizzazioni dalle autorità nazionali;
  • verranno anche rafforzate le normative relative all’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale da destinarsi ai lavoratori coinvolti e/o del settore.

L’accordo rientra nell’ambito del Quadro strategico UE sulla salute e la sicurezza sul lavoro 2021-2027 che ha evidenziato l’esigenza di ridurre l’impatto delle patologie tumorali causate dall’esposizione all’amianto nei decessi per malattia professionale, in particolare nell’edilizia che, a causa della presenza assai diffusa dell’asbesto nei vecchi edifici, conta il maggior numero di vittime fra i comparti economici.

Si stima infatti che ogni anno i decessi in Europa per patologie collegate all’esposizione ad amianto siano circa 88.000.

Fonti e rassegna stampa

La notizia è stata diffusa da numerosi organismi d’informazione online. Per un approfondimento si possono leggere in particolare gli articoli della redazione di greenreport.it del 28 giugno 2023 e di quella di tuttoambiente.it del 30 giugno 2023.

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Crediti immagine: foto di Diliff da Wikimedia. Modificata (ritagliata). Concessa con licenza CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons.

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