La Corte d’Appello di Firenze ha riconosciuto il diritto della figlia di un uomo deceduto a causa di un microcitoma (tumore polmonare), contratto per esposizione ad amianto e cancerogeni durante i trentadue anni di servizio nelle fila della Marina Militare, al vitalizio ed agli arretrati dovuti ai familiari delle vittime del dovere.
L’uomo aveva svolto le mansioni di graduato di truppa, sottufficiale e aiutante, venendo esposto, secondo le risultanze di causa di servizio e poi processuali a campi magnetici, fibre di amianto e radiazioni ionizzanti.
Nel 2000 era deceduto a causa del microcitoma, un tumore polmonare aggressivo, a soli 52 anni.
Nel 2017 il lavoratore era stato inserito nelle liste del Ministero per i beneficiari dello status di vittima del dovere.
Tuttavia una delle figlie che all’epoca del decesso del padre aveva 14 anni fu esclusa dal godimento dei benefici previsti. Così come anche in Tribunale.
Con questa sentenza invece la Corte d’Appello di Firenze ristabilisce il diritto della figlia a ricevere lo speciale vitalizio mensile e gli arretrati.
Fonti e rassegna stampa
La notizia è stata diffusa da alcuni portali di notizie online. Per un approfondimento si consiglia di leggere in particolare l’articolo di L. B. su La Nazione e quello della redazione di greenreport.it, entrambi del 23 aprile 2024.
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