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Il Tribunale di Roma ha condannato il Ministero della Difesa ad un risarcimento di 950mila euro in favore dei familiari di un ex elettricista e sommozzatore operativo sulle navi della Marina Militare fra il 1972 ed il 1978 deceduto a causa di un mesotelioma pleurico di origine professionale.
Mesotelioma pleurico e peritoneale, asbestosi, tumori respiratori: i numeri delle malattie professionali nell’undicesimo rapporto dell’Inail relativo al biennio 2019-2020. Leggi di più.L’uomo era deceduto all’età di 63 anni, nel 2019, in conseguenza di un mesotelioma pleurico, patologia correlata ad una pregressa esposizione ad amianto, che può presentarsi anche a distanza di decine di anni.
Il Tribunale, nel condannare il Ministero, ha riscontrato il nesso causale fra esposizioni all’asbesto presente sulla navi della Marina su cui il lavoratore operava e la malattia nonché l’insufficienza delle misure di tutela e protezione dal rischio per il dipendente da parte del datore di lavoro.
Secondo quanto emerso dagli atti dunque il mesotelioma epiteliode che colpì il militare a distanza di 40 anni dalle esposizioni a bordo delle imbarcazioni, ma anche a terra, fu di origine professionale.
L’amianto si sarebbe trovato in diverse parti delle imbarcazioni: nell’area mensa e dei servizi, negli alloggi, e in presenza di una accentuata aero-dispersione delle fibre dovuta all’utilizzo di pompe e generatori, non compensata tuttavia dall’impiego di impianti di aspirazione delle polveri.
Alla vedova andranno dunque 270mila euro, mentre 230mila euro spetteranno a ciascuno dei tre figli.
Fonti e rassegna stampa
La notizia è stata diffusa da numerose testate giornalistiche online. Per un approfondimento si leggano in particolare gli articoli della redazione di focusicilia.it e della redazione di livesicilia.it del 22 giugno 2023.
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Crediti immagine: foto di Pavel Danilyuk da Pexels. Modificata (ritagliata). Concessa con la stessa licenza originaria. Immagine di repertorio.














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