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Confermato in appello il risarcimento per il decesso causato da tumore da amianto nel cantiere navale

Ultimo aggiornamento di Redazione il

L’operaio aveva lavorato nel cantiere navale di Castellammare di Stabia come manovale, verniciatore e coibentatore dal 1963 al 1991 venendo esposto, secondo quanto stabilito dal Tribunale, alle polveri di amianto presenti nell’ambiente di lavoro.

Colpito da un mesotelioma, era deceduto nel 2016 all’età di 72 anni, lasciando la moglie e i due figli.

Adesso la Corte d’Appello di Napoli (sentenza del 7 novembre 2023) ha confermato quanto stabilito in primo grado dal Tribunale di Torre Annunziata con la sentenza del 30 dicembre 2021 riconoscendo alla famiglia circa un milione di euro di risarcimento.

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Secondo quanto riportato nella consulenza tecnica disposta dal giudice sarebbe stato verificato il nesso causale fra patologia e attività lavorativa in quanto il lavoratore, insieme ad altri colleghi, prestava servizio all’interno delle unità navali e nelle sale macchina senza che vi fossero aspiratori d’aria ed il necessario ricambio d’aria.

Fonti e rassegna stampa

La notizia è stata diffusa da alcuni portali di notizie online. Per un approfondimento si possono leggere in particolare gli articoli della redazione di anteprima24.it e della redazione di Ansa entrambi del 30 novembre 2023.

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Crediti immagine di copertina: foto di Karolina Grabowska da Pexels. Modificata (ritagliata e ridimensionata). Concessa in uso con licenza originaria Pexels. Immagine di repertorio, non attinenete agli argomenti trattati nell’articolo.

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