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Eternit di Bagnoli: una sola condanna

La Corte di Assise di Napoli ha condannato l’imprenditore svizzero titolare della Eternit, l’industria dei manufatti in cemento-amianto attiva in Italia fino al 1994, per l’omicidio colposo di uno degli operai, fra le persone decedute a causa di malattie asbesto-correlate, per la morte delle quali era stato chiamato a giudizio.

Lo scorso 2 marzo i sostituti procuratori di Napoli avevano chiesto la condanna dell’uomo, oggi settantaquattrenne, a 23 anni e 11 mesi di reclusione.

Tuttavia la Corte ha stabilito che “il fatto non sussiste” per gli altri casi a processo, riguardanti vittime amianto anche fra i residenti nei pressi dello stabilimento e fra i familiari dei lavoratori, a causa dell’intervenuta prescrizione del reato.

L’imprenditore dunque, se la sentenza sarà definitiva, dovrà scontare la sola pena di 3 anni e 6 mesi.

Fonti e rassegna stampa

La notizia è stata diffusa da numerosi portali di informazioni online. Per approfondimenti si legga in particolare l’articolo di R. G. su Il Riformista e di D. D. su Repubblica del 6 aprile 2022 .

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Crediti immagine: immagine da Wikimedia. Modificata (ritagliata e ridimensionata). Concessa in uso con licenza originaria. Immagine di repertorio.

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