La Circolare n. 45/1986 del Ministero della Sanità costituisce uno dei primi documenti che hanno creato consapevolezza nel mondo del lavoro sui rischi sanitari derivanti dall'esposizione alle fibre d'asbesto in Italia. Fu diffuso in particolare per le scuole e gli edifici ospedalieri ma fu poi modello d'intervento per la bonifica da amianto in tutti gli edifici e i luoghi di lavoro pubblici e privati.
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L’esposizione alle fibre di amianto sul luogo di lavoro può essere causa di patologie tumorali e non molto gravi quali il mesotelioma, il tumore del polmone e l’asbestosi.
Nel caso dell’insorgenza di una malattia il lavoratore ha diritto ad un indennizzo da parte dell’INAIL erogato una tantum oppure in forma di rendita mensile.
Per le malattie ad elevata probabilità di origine professionale contemplate nella Lista I delle tabelle dell’INAIL è inoltre riconosciuto il pre-pensionamento immediato.
Anche nel caso di non insorgenza della malattia il lavoratore ha tuttavia diritto a benefici previdenziali e contributivi riconosciuti in primis dalla Legge 257 del 1992.
È possibile inoltre un risarcimento da parte del datore di lavoro, qualora si riesca a dimostrare la colpevole esposizione del lavoratore per mancata predisposizione delle misure di sicurezza sufficienti ad evitare l’esposizione.
Vigili del fuoco a rischio per alcuni tipi di tumore. In particolare per il mesotelioma ed il tumore ai testicoli, tumori strettamente connessi all'esposizione all'amianto/asbesto.
La Legge 257 del 1992 è la prima Legge con la quale lo stato italiano introduce una normativa sull'estrazione e l'utilizzo dell'amianto. La legge emana provvedimenti di dismissione di industrie di estrazione e lavorazione, e di sostegno previdenziale e pensionistico per i lavoratori e le imprese.
Assoluzione per il patron della Cemental, azienda del fibrocemento di Correggio. Non sussiste l'accusa di omicidio colposo di un operaio morto di mesotelioma pleurico per presunta esposizione all'amianto.
Uno studio condotto dai ricercatori del Department of Occupational and Environmental Medicine presso l'ospedale universitario di Odense in Danimarca nel 2014 conferma il rapporto fra esposizione all'amianto (o asbesto) e l'insorgenza di tumori al polmone e/o malattie toraciche quali placche pleuriche, asbestosi e mesotelioma pleurico.
Uno studio del 2017, condotto dai ricercatori dell'Università di Brest, in Francia, approfondisce la relazione fra tipologia istologica nel carcinoma polmonare ed esposizione all'asbesto (amianto) nei luoghi di lavoro.
Il Tribunale di Roma ha condannato la Compagnia dei Trasporti Laziali, al risarcimento di un operaio addetto alla riparazione dei freni degli autobus deceduto per carcinoma polmonare. Confermato il nesso eziologico con l'esposizione all'amianto.






