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Il Tribunale di Ravenna ha emesso una sentenza che condanna una nota società al pagamento di sette milioni di euro a INAIL per risarcire gli indennizzi erogati a 24 lavoratori deceduti a causa del mesotelioma, la malattia legata all’esposizione all’amianto.
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La decisione riguarda un’azione di regresso avviata da INAIL per recuperare le somme già versate a titolo di indennizzo ai lavoratori e alle loro famiglie.
Esposizione all’Amianto nel Petrolchimico di Ravenna
I lavoratori coinvolti erano impiegati presso il petrolchimico di Ravenna, dove l’esposizione all’amianto è avvenuta per un lungo periodo, compreso tra gli anni ’60 e il 2012.
Durante questo arco di tempo, è stata riscontrata la presenza di grandi quantità di amianto all’interno delle strutture, senza che fossero state adottate misure di protezione adeguate per salvaguardare la salute dei dipendenti.
La battaglia legale per il risarcimento degli indennizzi
L’azione legale si è conclusa con una sentenza che riconosce la responsabilità dell’azienda e la necessità di risarcire INAIL per gli indennizzi già erogati.
La somma di 7 milioni di euro comprende anche gli interessi legali maturati nel corso del tempo.
Questa cifra è stata stabilita per coprire le prestazioni economiche anticipate da INAIL a titolo di indennizzo per le malattie professionali sviluppate dai lavoratori.
Il nesso causale tra Amianto e malattie professionali
La sentenza ha stabilito in maniera chiara l’esistenza di un nesso causale tra l’esposizione all’amianto e le patologie che hanno colpito i lavoratori, come il mesotelioma.
Nonostante il procedimento penale conclusosi nel 2021 con una serie di assoluzioni per i responsabili aziendali, il giudice civile ha ritenuto sufficiente la prova della presenza di amianto e della correlazione con le malattie professionali per ordinare il risarcimento.
Risarcimento a INAIL
La decisione del Tribunale di Ravenna rappresenta un passaggio importante nella tutela dei diritti dei lavoratori colpiti da malattie professionali legate all’esposizione all’amianto.
La condanna al pagamento di 7 milioni di euro a INAIL per il risarcimento degli indennizzi erogati sancisce un precedente significativo per altre possibili azioni di regresso legate alla sicurezza sul lavoro e alle malattie professionali.
Fonti e rassegna stampa
La notizia è stata diffusa da diverse testate giornalistiche online. Per un approfondimento si consiglia di leggere l’articolo della redazione online del Corriere di Bologna e di rainews.it entrambi del 28 settembre 2024.
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Crediti immagine di copertina: foto di Yan Krukau da Pexels. Modificata (ritagliata). Concessa con la stessa licenza originaria Pexels. Foto di repertorio, non attinente ai fatti.














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