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Nell’ultima rilevazione dati INAIL del 31 ottobre 2022 i casi di tumore della vescica di origine professionale denunciati e accertati in Italia nel corso del 2021 sono stati 168. Di questi Inail ha valutato ne ha accertati 112 giudicando solo 35 casi abbiano una valutazione positiva quanto alla sussistenza del nesso causale con l’attività lavorativa.
Prime 10 posizioni delle regioni italiane per numero di casi di tumore della vescica di origine professionale nel 2021. Dati INAIL
Le prime dieci regioni per numero di casi di denuncia di tumore della vescica di origine professionale in Italia nel 2021:
- Piemonte (35 casi, 20.83%; di cui 34 casi accertati, 30.36%; 18 casi con valutazione Inail “positiva”)
- Puglia (33 casi, 19.64%; di cui 9 casi accertati, 8.04%; 1 caso con valutazione Inail “positiva”)
- Toscana (18 casi, 10.71%; di cui 11 casi accertati, 9.82%; 1 caso con valutazione Inail “positiva”)
- Lombardia (12 casi, 7.14%; di cui 10 casi accertati, 8.93%; 5 casi con valutazione Inail “positiva”)
- Campania (11 casi, 6.55%; di cui 6 casi accertati, 5.36%; 0 casi con valutazione Inail “positiva”)
- Friuli-Venezia Giulia (8 casi, 4.76%; di cui 6 casi accertati, 5.36%; 2 casi con valutazione Inail “positiva”)
- Sicilia (7 casi, 4.17%; di cui 3 casi accertati, 2.68%; 0 casi con valutazione Inail “positiva”)
- Lazio (6 casi, 3.57%; di cui 3 casi accertati, 2.68%; 2 casi con valutazione Inail “positiva”)
- Basilicata (5 casi, 2.98%; di cui 5 casi accertati, 4.46%; 0 casi con valutazione Inail “positiva”)
- Emilia Romagna (5 casi, 2.98%; di cui 4 casi accertati, 3.57%; 1 caso con valutazione Inail “positiva”)
- Liguria (5 casi, 2.98%; di cui 4 casi accertati, 3.57%; 0 casi con valutazione Inail “positiva”)
- Marche (5 casi, 2.98%; di cui 4 casi accertati, 3.57%; 0 casi con valutazione Inail “positiva”)
- Sardegna (5 casi, 2.98%; di cui 4 casi accertati, 3.57%; 0 casi con valutazione Inail “positiva”)
- Veneto (5 casi, 2.98%; di cui 5 casi accertati, 4.46%; 2 casi con valutazione Inail “positiva”)
Prime 10 posizioni delle province italiane per numero di casi di tumore della vescica di origine professionale nel 2021. Dati INAIL
Le prime dieci province per numero di casi di tumore della vescica di origine professionale in Italia nel 2021:
- Torino (29 casi, 17.26%; di cui 27 casi accertati, 24.11%; 13 casi con valutazione Inail “positiva”)
- Taranto (26 casi, 15.48%; di cui 4 casi accertati, 3.57%; 1 caso con valutazione Inail “positiva”)
- Napoli (8 casi, 4.76%; di cui 5 casi accertati, 4.46%; 0 casi con valutazione Inail “positiva”)
- Trieste (6 casi, 3.57%; di cui 5 casi accertati, 4.46%; 2 casi con valutazione Inail “positiva”)
- Milano (5 casi, 2.98%; di cui 2 casi accertati, 1.79%; 2 casi con valutazione Inail “positiva”)
- Roma (5 casi, 2.98%; di cui 3 casi accertati, 2.68%; 2 casi con valutazione Inail “positiva”)
- Lucca (5 casi, 2.98%; di cui 4 casi accertati, 3.57%; 0 casi con valutazione Inail “positiva”)
- Cuneo (4 casi, 2.38%; di cui 4 casi accertati, 3.57%; 3 casi con valutazione Inail “positiva”)
- Livorno (3 casi, 1.79%, di cui 3 casi accertati, 2.68%; 0 casi con valutazione Inail “positiva”)
- Cagliari (3 casi, 1.79%; di cui 3 casi accertati, 2.68%; 0 casi con valutazione Inail “positiva”)
- Matera (3 casi, 1.79%; di cui 3 casi accertati, 2.68%; 0 casi con valutazione Inail “positiva”)
- Massa Carrara (3 casi, 1.79%; di cui nessun caso accertato; 0 casi con valutazione Inail “positiva”)
- Macerata (3 casi, 1.79%; di cui 3 casi accertati, 2.68%; 0 casi con valutazione Inail “positiva”)
- Pisa (3 casi, 1.79%; di cui nessun caso accertato; 0 casi con valutazione Inail “positiva”)
- Caltanissetta (3 casi, 1.79%; di cui nessun caso accertato; 0 casi con valutazione Inail “positiva”)
Tumore della vescica di origine professionale in Italia nel 2021. Principali agenti causali. Dati INAIL
Gli agenti con possibile nesso di causa nell’insorgenza dei casi di tumore della vescica in Italia nel 2021 ordinati per frequenza:
- Ancora da determinare (133 casi, 79.17%)
- Beta-nafttilammina (2-nafttilammina) (7 casi, 4.17%)
- Altro (5 casi, 3.0%)
- Benzidina (4,4(-aminobifenile) (3 casi, 1.79%)
- Derivati alogenati di idrocarburi aromatici (Fluorurati) (2 casi, 1.19%)
- Derivati alogenati di idrocarburi aromatici (misti) (2 casi, 1.19%)
- Pitture, vernici, lacche, mastici in fase solvente con poliestere (2 casi, 1.19%)
- O-toluidine (2-metilanilina) (2 casi, 1.19%)
- Prodotti della vulcanizzazione della gomma (2 casi, 1.19%)
- Anilina (aminobenzenze) (1 caso, 0.6%)
- Benzene (1 caso, 0.6%)
- Coloranti azoici (1 caso, 0.6%)
- Difenilammina (1 caso, 0.6%)
- Fibre di amianto (1 caso, 0.6%)
- 4-aminodifenile (4-aminobifenile) (1 caso, 0.6%)
- Pece (1 caso, 0.6%)
- Derivati nitrosi di ammine eterocicliche (nitrosammine eterocicliche) (1 caso, 0.6%)
- Benzopirene (1 caso, 0.6%)
- Derivati alogenati di idrocarburi alifatici insaturi (iodurati) (1 caso, 0.6%)
Tumore della vescica di origine professionale in Italia nel 2021. Settori. Dati INAIL
Gran parte dei casi di tumore della vescica di origine professionale denunciati e accertati in Italia nel 2021 sono relativi al settore industriale, con circa il 97% dei casi:
- 164 relativi all’industria (97.62%)
- 2 relativi all’agricoltura (1.19%)
- 2 relativi agli enti pubblici (1.19%)
Tumore della vescica di origine professionale in Italia nel 2021. Demografia. Dati INAIL
La demografia dei casi di denuncia di tumore della vescica di origine professionale in Italia nel 2021 registra una netta prevalenza di uomini, con oltre il 92%:
- 155 uomini (92.26%), 13 donne (7.74%)
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