Il Tribunale di Roma ha condannato le ferrovie al risarcimento del danno nei confronti dei familiari di un operaio ferroviere di Foggia, deceduto all’età di 69 anni a causa di un mesotelioma che sarebbe stato dovuto all’esposizione all’amianto durante l’attività professionale.
La sentenza del Tribunale stabilisce che la vedova e i due figli dovranno essere risarciti con la somma di 200mila euro.
L’uomo era stato aggiustatore meccanico nelle OGR (Officine Grandi Riparazioni) di Foggia negli anni fra il 1969 ed 1971 e sarebbe venuto a contatto con l’amianto durante le attività di manutenzione dei rotabili ferroviari: notoriamente in quegli anni contenti parti e componenti di coibentazione in asbesto, anche in forma friabile.
Già Inail aveva riconosciuto agli eredi la rendita ai superstiti per malattia professionale.
Fonti e rassegna stampa
La notizia è stata diffusa da molteplici portali di notizie online. Per approfondimenti si leggano in particolare gli articoli di M. G. F. su foggiatoday.it e di G. G. del mattinodifoggia.it del 22 febbraio 2022.
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