È stato pubblicato il rapporto Il MESOTELIOMA MALIGNO IN EMILIA-ROMAGNA: incidenza ed esposizione ad amianto aggiornata al 31 dicembre 2020 a cura di A. Romanelli, C. Storchi, L. Mangone con i dati del Registro Mesoteliomi Regione Emilia-Romagna c/o Azienda USL IRCCS di Reggio Emilia.
A darne per prima notizia è stata l’AFeVA, l’Associazione Familiari e Vittime Amianto Emilia Romagna.
I dati sono quelli del ReM (Registro Mesoteliomi), il registro tumori specializzato nello studio dell’incidenza e dell’eziologia del mesotelioma maligno.
Dal registro, che ha sede presso l’AUSL IRCCS di Reggio Emilia, è derivata un’analisi delle rilevazioni dal 1996, anno di inizio delle attività, a tutto il 2020.
L’analisi dei dati si è avvalsa dei questionari ReNaM (Registro Nazionale dei Mesoteliomi), sottoposti ai pazienti o ai loro familiari, con l’obiettivo di ricostruire le possibili esposizioni lavorative ed extra-professionali. È stata condotta su 3.013 casi di mesotelioma maligno in cittadini effettivamente residenti in Emilia-Romagna alla data della diagnosi.
All’interno di questa coorte sono l’85,2% (2566) i casi di mesotelioma ritenuti certi, mentre gli altri sono classificati come probabili o possibili.
Tipo di mesotelioma per sede nei casi rilevati in Emilia Romagna fra il 1996 ed il 2020
La sede colpita prevalentemente nei casi di mesotelioma in Emilia Romagna nei dati 1996-2020 è quella pleurica (91,7%); seguono i casi a carico del peritoneo (7,4%), e quelli a sede pericardica e testicolare (0,9%).
Tassi di incidenza di casi di mesotelioma in Emilia Romagna fra il 2014 ed il 2018
Il tasso di incidenza regionale per 100.000 abitanti (TIS) è stato calcolato relativamente alla popolazione italiana 2000 per gli anni 2014-2018.
L’incidenza più alta è stata registrata a Reggio Emilia: 5,7 per gli uomini e 2,3 per le donne.
Superiori alla media regionale sono risultati anche i TIS a Parma e Piacenza, sia per gli uomini che per le donne; per le sole donne a Ferrara e per i soli uomini a Ravenna.
La provincia di Rimini ha il tasso più basso per gli uomini (2,7). La provincia di Forlì-Cesena registra il tasso più basso per le donne (0,4).
Nota bene: la popolazione riportata nel grafico è quella ISTAT 2019.
Mesotelioma professionale e non professionale in Emilia Romagna dal 1996 al 2020
Informazioni standardizzate sulla pregressa esposizione ad amianto sono state raccolte per 2.605 casi. In 1.081 casi è stato il soggetto interessato a rilasciare l’intervista CoR-ReNaM (41,5%).
L’esposizione è risultata come
- Professionale: 1.832 casi (1.251 certa, 322 probabile e 259 possibile)
- Non professionale: 249 casi (155 familiare, 59 ambientale e 35 legata ad attività extra lavorative)
- Improbabile-ignota: 524 casi
Dei 249 soggetti con esposizione non professionale 185 sono le donne, 64 gli uomini.
Per le donne:
- esposizione familiare: 140 casi, poiché congiunte di persone esposte sul lavoro;
- ambientale: 30 casi, per avere abitato in vicinanza di aziende che utilizzavano di amianto
- esposizione extra lavorativa: 15 casi.
Per gli uomini:
- ambientale: 29 casi, per avere abitato in vicinanza di aziende che utilizzavano di amianto
- esposizione extra lavorativa: 20 casi;
- esposizione familiare: 15 casi, poiché congiunte di persone esposte sul lavoro.
Esposizione professionale per settore produttivo e genere nei casi di mesotelioma professionale in Emilia Romagna dal 1996 al 2020
Per i casi di mesotelioma professionale (1832) registrati nella Regione Emilia-Romagna fra il 1996 ed il 2020 i comparti produttivi maggiormente coinvolti nell’insorgenza sono risultati:
- Costruzioni edili (in maniera uniforme in tutta la regione)
- Costruzione/riparazione di rotabili ferroviari (in gran parte nelle province di Bologna e Reggio Emilia);
- Industria metalmeccanica, zuccherifici/altre industrie alimentari (118 dei 149 casi, residenti nelle province di Bologna, Ferrara, Ravenna, Parma, Forlì Cesena),
- Produzione manufatti in Cemento/Amianto (98 dei 125 casi residenti in provincia di Reggio Emilia).
Elenco completo dei comparti produttivi coinvolti nell’insorgenza di mesotelioma professionale in Emilia Romagna dal 1996 al 2020
- Costruzioni Edili: 270 casi (269 uomini, 1 donna)
- Costruzione/Rip.ne Rotabili Ferroviari: 189 casi (186 uomini, 3 donne)
- Industria Metalmeccanica: 163 casi (151 uomini, 12 donne)
- Zuccherifici/Altre Industrie Alimentari: 149 casi (112 uomini, 37 donne)
- Produzione Manufatti Cemento/Amianto: 125 casi (93 uomini, 32 donne)
- Produzione Prod. Chimici /Mat. Plastiche: 104 casi (93 uomini, 6 donne)
- Lavori Completamento Edifici: 81 casi (80 uomini, 1 donna)
- Fabbricazione Vetro/Ceramica/Gomma: 76 casi (56 uomini, 20 donne)
- Trasporti: 75 casi (72 uomini, 3 donne)
- Fab.ne/Rip.ne Veicoli (no treni e navi): 68 casi (65 uomini, 3 donne)
- Fabbricazione/Lav.ne Prodotti Metallici: 63 casi (60 uomini, 3 donne)
- Industria Tessile: 50 casi (35 uomini, 15 donne)
- Commercio: 45 casi (37 uomini, 8 donne)
- Prod.ne Energia Elettrica, Gas, Acqua: 39 casi (39 uomini)
- Servizi Sociali/Attività Ricreative/Sanità: 36 casi (19 uomini, 17 donne)
- Difesa nazionale: 36 casi (35 uomini, 1 donna)
- Agricoltura/Allevamento Animali: 35 casi (23 uomini, 12 donne)
- Industria Metallurgica: 31 casi (27 uomini, 4 donne)
- Altre Industrie Manifatturiere: 30 casi (27 uomini, 3 donne)
- Altro: 167 casi (123 uomini, 44 donne)
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Crediti immagine: foto di Andreas Breitling da Pixabay. Modificata (ritagliata e ridimensionata). Concessa con licenza originaria.
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