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L’Inail ha pubblicato i dati provvisori relativi alle malattie professionali denunciate nel 2024, fornendo un quadro dell’andamento del fenomeno rispetto al 2023.

Nel periodo gennaio-dicembre 2024, sono state registrate 88.499 denunce, segnando un incremento del 21,6% rispetto alle 72.754 del 2023.
Le Malattie professionali più diffuse
Le patologie più frequentemente denunciate restano quelle del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo, con 57.744 casi nel 2024, pari al 74,7% del totale e in aumento del 21,6% rispetto al 2023.
Seguono le malattie del sistema nervoso, che ammontano a 9.283 casi (+15,9%), e le patologie dell’orecchio e dell’apofisi mastoide, che hanno raggiunto 4.989 casi (+12,1%).
Focus su tumori e malattie respiratorie
Tra le malattie professionali che destano particolare attenzione, i tumori di origine lavorativa sono aumentati da 2.018 nel 2023 a 2.140 nel 2024, registrando una crescita del 6,0%.
Sebbene il dato sia meno marcato rispetto ad altre patologie, resta un indicatore importante per il monitoraggio dei rischi cancerogeni nei luoghi di lavoro.
Diversamente, le malattie dell’apparato respiratorio mostrano una leggera flessione (-1,3%), passando da 1.989 a 1.964 casi.
Questo calo potrebbe essere attribuito a miglioramenti nelle misure di protezione individuale o a cambiamenti nei criteri di riconoscimento delle patologie correlate all’esposizione lavorativa.
Distribuzione delle denunce per settore e genere
Il settore più colpito rimane quello dell’Industria e dei Servizi, con 73.723 denunce nel 2024 (+21,7% rispetto al 2023), seguito dall’Agricoltura, con 14.026 casi (+22,0%). Il Conto Stato registra invece 750 denunce (+13,1%).
Dal punto di vista di genere, la maggior parte delle denunce proviene da lavoratori di sesso maschile (73,9% del totale), mentre le donne rappresentano il 26,1%. Questo rapporto si mantiene sostanzialmente stabile rispetto all’anno precedente, con un’unica eccezione nel Conto Stato, dove le denunce femminili sono in aumento del 22,8%.
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Crediti immagine di copertina: foto di Lukas da Pexels. Modificata (ritagliata, degradata e ridimensionata). Concessa con licenza originaria Pexels. Immagine di repertorio.
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