Un recente studio pubblicato sulla rivista Cancers ha stimato la percentuale di tumori professionali in Italia attribuibili ad esposizione a cancerogeni sul luogo di lavoro. In particolare i dati dello studio riguardano l’incidenza di casi di tumori professionali nel 2020 e di mortalità per il 2017.
Lo studio e la ricerca sono stati condotti dai ricercatori del Dipartimento di Scienze mediche e chirurgiche dell’Università di Bologna, dal Dipartimento di Scienze cliniche e di comunità dell’Università di Milano, dai ricercatori dello Stony Brook Cancer Center presso la Stony Brook University di New York.
I risultati dello studio
Lo studio ha stimato il numero di casi di cancro in Italia causati dall’esposizione a carcinogeni sul luogo di lavoro.
L’analisi è stata condotto basandosi su uno scenario contro-fattuale dell’assenza di esposizione e ha considerato la latenza tenendo conto della prevalenza di esposizione da 15-20 anni prima dell’insorgenza del tumore.
In particolare lo studio ha rilevato che
- la radiazione UV (5.8%), gli scarichi diesel (4.3%), la polvere di legno (2.3%) e la polvere di silice (2.1%) erano i carcinogeni occupazionali più diffusi in Italia in quegli anni;
- la più grande frazione di tumori professionali attribuibile all’esposizione sul lavoro è stata il mesotelioma causato dall’inalazione di fibre di amianto (86.6%), seguito dai tumori nasali (11.8%) e dal tumore del polmone (3.8%);
- in generale lo 0.9% dei casi di cancro (su 3500, nel 2020) e l’1.6% dei decessi per cancro in Italia (2008, nel 2017) erano attribuibili a carcinogeni occupazionali. Di questi circa il 60% sono da attribuire all’esposizione ad asbesto, il 17.5% ai fumi esausti di diesel, il 7% al cromo esavalente e il 5% alla polvere di silice
Lo studio sottolinea i progressi fatti nell’eliminazione del rischio di esposizione a cancerogeni sul luogo di lavoro negli anni in Italia negli anni e ribadisce l’importanza di mantenere un elevato livello di sorveglianza sul posto di lavoro per prevenire i casi di cancro correlati all’occupazione, che sono in gran parte evitabili.
Altri articoli collegati
Ti potrebbero interessare anche questi articoli:
Crediti immagine: foto di Antoni Shkraba da Pexels. Modificata (ritagliata). Concessa con la stessa licenza.
Commenta per primo