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Tribunale di Verona: risarcimento per un tenente alpino esposto a uranio impoverito e amianto

Il Tribunale di Verona ha riconosciuto un ex tenente alpino vittima del dovere, condannando i Ministeri competenti a risarcirlo con 285.000 euro e un assegno vitalizio mensile di 2.100 euro.

Questa decisione riguarda un militare di 50 anni, residente a Verona, che ha prestato servizio nel VI Reggimento Alpini, ammalatosi nel 2017 di leucemia mieloide cronica.

Esposizione a uranio impoverito e amianto durante le missioni militari

Durante la sua carriera, il tenente ha partecipato all’operazione “Joint Forge” a Sarajevo, dove ha ricoperto il ruolo di Vice Comandante di Plotone. In queste missioni, sarebbe stato esposto a uranio impoverito e amianto, materiali altamente pericolosi che hanno avuto gravi conseguenze sulla sua salute.

Leucemia mieloide cronica: la diagnosi nel 2017

Nel 2017, all’età di 44 anni, al tenente è stata diagnosticata una leucemia mieloide cronica, una malattia correlata ad agenti cancerogeni che ha causato un danno biologico totale del 100%.

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Le indagini mediche hanno confermato che la malattia era direttamente collegata all’esposizione subita durante il servizio militare.

Fonti e rassegna stampa

La notizia è stata diffusa da numerosi portali di notizie online. Per un approfondimento si possono leggere in particolare l’articolo della redazione di larena.it e della redazione di Il Nordest Quotidiano, entrambi del 27 agosto 2024.

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Crediti immagine: foto di Mikhail Nilov da Pexels. Modificata (ritagliata e ridimensionata). Concessa in uso con licenza originaria.

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