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Risarcimento per Vigile del Fuoco deceduto a causa dell’amianto: la sentenza

Il Ministero dell’Interno è stato condannato dal Consiglio di Stato a risarcire la famiglia di un Vigile del Fuoco triestino deceduto per mesotelioma pleurico, la malattia correlata all’esposizione all’amianto.

Il vigile del fuoco in questione è morto nel 2008 dopo aver servito per 34 anni al Comando dei Vigili del Fuoco di Trieste, durante i quali sarebbe stato esposto a livelli elevatissimi di fibre di amianto. L’uomo indossava infatti guanti e tute antincendio realizzati con questo materiale pericoloso.

La battaglia legale

Inizialmente, il Ministero dell’Interno aveva negato il nesso causale tra la morte del vigile del fuoco e l’esposizione all’amianto, ma la famiglia ha intrapreso un’azione legale presso il Tribunale di Trieste.

Il tribunale ha riconosciuto il legame causale e lo status di “vittima del dovere”, concedendo un primo risarcimento di 230.000 euro nel 2020.

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Non soddisfatto della sentenza, il Ministero ha presentato ricorso al Consiglio di Stato, chiedendo la sospensione della condanna.

Tuttavia, il Consiglio di Stato ha rigettato l’istanza, rendendo definitiva la sentenza e condannando il Ministero a un ulteriore risarcimento di 140.000 euro, per un totale di 370.000 euro riconosciuti alla famiglia.

L’importanza della sentenza

La sentenza rappresenta un passo significativo nella tutela dei diritti dei lavoratori esposti all’amianto, evidenziando la mancanza di adeguate misure di protezione e informazione fornite ai Vigili del Fuoco durante il loro servizio prima dell’entrata in vigore della Legge 257 del 1992 in vari contesti.

Fonti e rassegna stampa

La notizia è stata diffusa da numerosi portali di notizie online. Per un approfondimento si consiglia di leggere a titolo d’esempio l’articolo della redazione di Trieste Prima e l’articolo di C. V. su Trieste News entrambi del 5 giugno 2024.

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Crediti immagine di copertina: foto di RDNE Stock project da Pexels. Modificata (ritagliata, degradata e ridimensionata). Concessa con licenza originaria Pexels. Immagine di repertorio.

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