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C’è un nuovo aggiornamento dei dati sul trattamento del mesotelioma pleurico nel contesto della sperimentazione con ONCOS-102, un attivatore immunitario combinato alla chemioterapia standard in prima linea.

I dati sono stati resi noti dall’azienda norvegese che produce il farmaco utilizzato per il trial clinico.
Per realizzare il farmaco, che utilizza la cosiddetta viroterapia, i ricercatori hanno inserito nel genoma di un adenovirus un gene che codifica una proteina che stimola il sistema immunitario e che le cellule tumorali producono durante la replicazione del virus.
Si tratta di uno studio di fase I/II che ha testato la sicurezza del farmaco e l’efficacia della combinazione di ONCOS-102 con la chemioterapia standard.
Già i risultati preliminari e quelli del follow-up a 24 mesi erano stati promettenti mostrando nei pazienti una forte attivazione immunitaria.
I dati dell’aggiornamento a 30 mesi della sperimentazione di ONCOS-102 più chemioterapia per pazienti affetti da mesotelioma pleurico maligno in prima linea
I dati di follow-up a 30 mesi hanno confermato l’efficacia di ONCOS-102 in combinazione a chemioterapia in prima linea.
Su un totale di 31 pazienti, suddivisi casualmente in due gruppi, 20 pazienti nel gruppo di trattamento hanno ricevuto ONCOS-102 più chemioterapia (Standard of Care), mentre 11 pazienti nel gruppo di controllo hanno ricevuto solo SoC.
- La sopravvivenza globale media è stata di 25 mesi per il sottogruppo di pazienti trattati in prima linea con ONCOS-102 più chemioterapia (n=8).
- La sopravvivenza globale media è stata di 13.5 mesi nel gruppo di controllo di prima linea trattato con solo SoC (n=6).
Il risultato relativo alla sopravvivenza globale media è particolarmente incoraggiante visto che, per il mesotelioma pleurico, i risultati di molti studi sull’efficacia della chemioterapia in prima linea hanno mostrato una sopravvivenza globale compresa fra i 12 ed i 16 mesi.
Anche la recente combinazione di farmaci immunoterapici approvata per il trattamento di prima linea del mesotelioma pleurico ha registrato, nei dati finali dello studio CheckMate-743, una performance inferiore pari a 18.7 mesi per i pazienti affetti da mesotelioma epitelioide e a 18.1 mesi per i pazienti affetti da mesotelioma non epitelioide.
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