La quinta sezione della Corte d’Appello di Milano ha assolto i manager della Breda Termomeccanica-Ansaldo imputati per la morte di dodici operai esposti all’amianto negli anni ’70 e ’80 nello stabilimento di Milano.

La Corte, nell’udienza del 19 gennaio 2021, ha dunque confermato la sentenza di prima grado ed ha condannato le parti civili, fra le quali il Comitato per la difesa della salute nei luoghi di lavoro e nel territorio e l’associazione Medicina Democratica, al pagamento delle spese processuali.
La sentenza di primo grado sulle morti da amianto alla Breda Termomeccanica-Ansaldo: non esiste certezza sul nesso causale
Nella sentenza di primo grado gli imputati erano stati sollevati dall’imputazione e assolti poiché il Tribunale, ascoltate le perizie dei consulenti tecnici, aveva valutato l’impossibilità di individuare una legge scientifica che definisse in modo certo il nesso causale fra la condotta omissiva degli imputati e l’insorgenza della malattia asbesto correlata, quale il mesotelioma pleurico, nei lavoratori esposti alle fibre di amianto.
Entro novanta giorni saranno rese note le motivazioni di questa nuova sentenza della Corte d’Appello di Milano.
Fonti e Rassegna Stampa
La notizia è stata diffusa dai principali organi di stampa. Per approfondimenti si leggano, fra gli altri, gli articoli di M. M. su repubblica.it e quello della redazione di milanotoday.it del 19 gennaio 2021.
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Crediti immagine: foto di Inactive_account_ID_249 da Pixabay. Modificata (ritagliata). Concessa con licenza originaria..
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