Il Tribunale di Roma ha stabilito la costituzione di una rendita a favore dei familiari di un ex addetto tecnico alle centrali telefoniche e ai ponti radio deceduto a causa di un mesotelioma pleurico causato, secondo il Tribunale di primo grado, da esposizione a polveri di amianto sul luogo di lavoro.
Il lavoratore era stato dipendente dell’azienda telefonica svolgendo mansioni presso le centrali romane situate in Appia, Cinecittà, Colombo ed Esquilino.
In tale ambito si era occupato dell’ispezione dei materiali e delle componenti delle parti elettriche ed elettroniche danneggiate, intervenendo su isolanti, conduttori, interruttori, trasformatori.
Durante le attività sarebbe venuto a contatto con l’amianto, utilizzato nella componentistica e come coibentante, oltre che nelle canaline di posa dei cavi telefonici e nei pavimenti, nelle pareti e nei soffitti di alcuni edifici civili e industriali.
Il lavoratore non sarebbe stato dotato di adeguati dispositivi di protezione individuale.
Alla vedova sono inoltre stati riconosciuti circa 100mila euro a titolo di risarcimento per gli arretrati di rendita non goduta fino al 2020.
Fonti e rassegna stampa
La notizia è stata diffusa da numerosi portali di notizie online. Per un approfondimento si consiglia di leggere in particolare gli articoli della redazione di Ansa del 10 gennaio 2024 e della redazione di Press Molise Lazio dell’11 gennaio 2024.
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