Il Tribunale di Firenze ha condannato la multinazionale italiana dell’energia al risarcimento degli eredi di un manutentore elettrico, deceduto a causa di un mesotelioma, secondo il giudice esposto ad amianto presso le centrali riunite Marzocco a Livorno, dove aveva prestato la propria attività dal 1966 al 1986.
L’accusa avrebbe infatti dimostrato che l’uomo era stato esposto durante le operazioni di manutenzione delle turbine, allora coibentate col materiale cancerogeno.
Secondo le testimonianze i lavoratori non avrebbero avuto a disposizione i dispositivi di protezione. Inoltre il materiale tendeva a sbriciolarsi e sarebbero mancati adeguati impianti di aspirazione dell’aria.
Il Tribunale ha riconosciuto alla famiglia un risarcimento di oltre novecentomila euro cui si aggiungono gli interessi legali maturati dalla data del decesso dell’uomo, nel 2016, all’età di 77 anni.
I dati del VII rapporto ReNaM riguardanti il comparto energia elettrica e gas
Secondo i dati del VII Rapporto ReNaM (Registro Nazionale dei Mesoteliomi) pubblicato da Inail nel dicembre 2021 sono 367 i casi di mesotelioma certo, probabile o possibile rilevati in Italia fra il 1993 ed il 2018 nel comparto della produzione di energia elettrica e gas.
Il dato rappresenta l’1.7% su un totale di 22.091 casi di mesotelioma. I comparti più a rischio tuttavia restano l’edilizia con 3.574 casi (16.2%), il settore metalmeccanico con 1.944 casi (8.8%) e attività dei cantieri navali sia di costruzione che di riparazione e manutenzione con 1.622 casi (7.4%).
Fonti e rassegna stampa
La notizia è stata diffusa da numerose testate giornalistiche online. Per un approfondimento si leggano in particolare gli articoli di G. G. su Firenze Post e della redazione di La Nazione di Firenze del 28 giugno 2022.
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