Il nuovo e recente rapporto dell’Inserm francese (Institut National de la Santé et de la Recherche Médicale) “Gli effetti dei pesticidi sulla salute” confermerebbe la presunzione di causalità fra alcune patologie neoplastiche, neuro-psicologiche, motorie e cognitive e una forte esposizione a pesticidi.
La pubblicazione aggiorna il precedente report del 2013. Da allora, un gruppo di esperti, su incarico ministeriale, ha revisionato e comparato i risultati di circa 5.300 pubblicazioni scientifiche epidemiologiche.
I ricercatori hanno preso in considerazione circa una ventina di patologie, compresi disturbi neuro-psicologici e motori nei bambini, cognitivi e e connessi alla depressione e agli stati ansiosi negli adulti, problemi neuro-degenerativi, tumori in tutta la popolazione.
I risultati dello studio si sono concretizzati in una valutazione, per malattia, della presunzione del possibile nesso di causalità con l’esposizione a pesticidi, qualificandola come “forte”, “moderato” oppure “debole”.
Esposizione occupazionale a pesticidi e malattie di origine professionale
Lo studio ha rivelato un forte presunzione di nesso di causalità fra l’esposizione a pesticidi e sei patologie:

- linfoma non-Hodgkin (in particolare per esposizione a malatione, diazinone, lindano, DDT e organofosfati)
- mieloma multiplo
- cancro alla prostata
- morbo di Parkinson (in particolare per esposizione a cloruri organici)
- disturbo cognitivo (in particolare per esposizione a organofosfati)
- malattie del sistema respiratorio (bronchiti ostruttive e croniche)
I ricercatori hanno invece stimato una presunzione moderata di collegamento tra esposizione professionale a pesticidi per
- morbo di Alzheimer
- disturbi d’ansia-depressione
- alcuni tipi di cancro (leucemia, tumori del sistema nervoso centrale, della vescica e del rene; sarcomi dei tessuti molli)
- asma e respiro sibilante
- disturbi della tiroide.
Esposizione a pesticidi durante la maternità e nell’infanzia
Una forte presunzione di causalità è stata riscontrata nei bambini, durante il periodo dell’infanzia, fra esposizione ambientale o occupazionale della madre a insetticidi e pesticidi e leucemie e tumori del sistema nervoso centrale ma anche problemi neuro-psicologici e motori.
In particolare la classe degli insetticidi della famiglia degli organofosfati e dei piretroidi sembrerebbe incidere sulla compromissione delle capacità motorie, cognitive e sensoriali dei bambini.
Ciò sarebbe dovuto anche al fatto che nello stato pre-natale e durante l’infanzia la barriera emato-encefalica dei bambini sarebbe ancora immatura e altamente permeabile a queste sostanze.
Esposizione di residenti in aree agricole soggette all’utilizzo di pesticidi
L’analisi degli studi epidemiologici riguardanti la popolazione residente in zone agricole soggette all’uso di pesticidi (con una distanza massima di 1.5km dalla zona di applicazione) ha mostrato una presunzione di causalità debole fra l’utilizzo di queste sostanze e due patologie:
- il morbo di Parkinson
- l’autismo nei bambini
L’incertezza nel risultato è in parte dovuta alla parzialità di dati relativi alle esposizioni ed alla anamnesi della popolazione residente.
Glifosato e malattie
Il glifosato è un diserbante sistemico, utilizzato come erbicida, e classificato dallo IARC (International Agency for Research on Cancer) nel 2015 come probabile cancerogeno per l’uomo.
Lo studio degli esperti del report Inserm ha individuato una presunzione moderata di causalità fra esposizione a glifosato e linfoma non-Hodgkin.
Una presunzione debole di causalità sussisterebbe invece per due neoplasie:
- mieloma multiplo
- leucemia.
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Crediti immagine: foto di Th G da Pixabay. Modificata (ritagliata). Liberamente utilizzabile con la stessa licenza originaria. Immagine di repertorio.
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