La Corte d’Appello di Messina ha condannato Inail a corrispondere i ratei di rendita per malattia professionale, nonché il risarcimento dalle ferrovie, a favore dei familiari di un ex ferroviere impiegato sulle navi FS nella tratta da Messina alla Calabria, deceduto a causa di varie neoplasie collegabili all’esposizione ad amianto e ad altri cancerogeni.
L’uomo aveva svolto l’attività prima di ufficiale e poi di direttore di macchina per oltre un trentennio per poi essere colpito da due neoplasie, all’urotelio ed alla vescica, nel 2007.
In seguito il lavoratore era stato colpito anche da un tumore del colon. Era poi deceduto, in conseguenza della malattia, nel 2017, all’età di 73 anni, lasciando la moglie e le due figlie.
Il caso del ferroviere esposto a cancerogeni in Tribunale di primo grado e la sentenza della Corte d’Appello
In primo grado il Tribunale non aveva riconosciuto il nesso causale fra neoplasie ed esposizione ad amianto e cancerogeni ed aveva rigettato la richiesta di risarcimento.
La nuova consulenza disposta dalla Corte d’Appello ha tuttavia accertato l’eziologia professionale. Fra le fonti di esposizione si contempla non solo l’amianto ma anche fumi di combustibili e gas di scarico, olii esausti, vernici, solventi e lubrificanti, campi elettromagnetici.
Fonti e rassegna stampa
La notizia è stata diffusa da numerose testate giornalistiche online. Per un approfondimento si leggano in particolare gli articoli della redazione di MessinaToday del 10 giugno 2022 e della redazione di La Nuova Calabria dell’11 giugno 2022.
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Crediti immagine: foto di LEANDRO AGUILAR da Pixabay. Modificata (ritagliata). Concessa con la stessa licenza.
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