Negli ultimi giorni, l’opinione pubblica e la comunità dei dipendenti Rai (Radio Televisione Italiana) è stata scossa dalla tragica notizia di due decessi legati all’esposizione all’amianto.
I due ex lavoratori hanno vissuto le loro ultime battaglie contro una malattia gravissima e spesso fatale legata all’esposizione all’asbesto: il mesotelioma pleurico.
Il Caso di M. M. S. ex dipendente Rai deceduto all’età di 62 anni
M. M. S., ex dipendente Rai di 62 anni, è deceduto il 14 maggio 2024 a causa di un mesotelioma pleurico, un tipo di tumore maligno strettamente legato all’esposizione all’amianto.
Impiegato presso la sede romana dell’emittente pubblica per ventidue anni, M. M. S. aveva iniziato a manifestare i sintomi della neoplasia nell’estate del 2023.
Dopo una diagnosi definitiva, aveva chiamato in causa l’azienda, collegando la sua malattia all’esposizione avvenuta durante il servizio.
In risposta alla sua denuncia, il pubblico ministero ha disposto l’autopsia, rinviando i funerali previsti per il 14 maggio.
L’accusa del lavoratore era che l’esposizione sarebbe avvenuta esclusivamente all’interno degli uffici Rai e che, nonostante un piano di bonifica effettuato nella sede, le misure di sicurezza si sarebbero rivelate inefficaci, con i dipendenti esposti alle pericolose fibre d’amianto anche durante i lavori di bonifica.
La Storia di F. D. M.
Pochi giorni prima della morte di M. S., un altro ex dipendente Rai, il noto giornalista F. D. M., aveva reso pubblica la sua lotta contro il mesotelioma partecipando alla trasmissione “Che tempo che fa”.
F. D. M. ha denunciato la mancanza di supporto da parte dell’azienda nella ricostruzione del suo stato di servizio, svoltosi anche come inviato in teatri di guerra, essenziale per capire dove e come avrebbe contratto la malattia.
Ha sottolineato la poca collaborazione delle precedenti dirigenze e il suo diritto di conoscere i luoghi di lavoro per poter chiedere aiuto alle associazioni di categoria.
L’amministratore delegato della Rai, ha espresso vicinanza e solidarietà alla famiglia di F. D. M., ricordandolo come un professionista esemplare e un uomo di grande umanità. La Rai, ha affermato, si impegnerà a risolvere le questioni legate alla sua denuncia.
Il mesotelioma: una malattia da amianto
Il mesotelioma è un tumore raro che colpisce le cellule del mesotelio, le membrane che rivestono alcuni organi interni.
Più del 90% dei casi è dovuto all’esposizione all’amianto, materiale largamente utilizzato dagli anni sessanta fino agli anni ottanta in contesti professionali e non.
La malattia si manifesta generalmente con grande latenza, anche a distanza di decenni dopo l’esposizione iniziale, rendendo difficile la diagnosi precoce e il trattamento efficace.
In Italia, si prevede un aumento dei casi nei prossimi anni, con un picco tra la seconda e la terza decade di questo secolo.
Le fibre di amianto, estremamente sottili, possono essere inalate e danneggiare le cellule, causando il mesotelioma.
La maggior parte delle vittime sono state esposte sul luogo di lavoro, ma anche l’esposizione ambientale non professionale e familiare aumenta il rischio.
Fonti e rassegna stampa
Numerosi articoli sono stati pubblicati sulle due vicende su carta stampata e testate giornalistiche online. Per un approfondimento si possono leggere gli articoli di M. C. su Roma Today del 14 maggio 2024 e l’articolo della redazione di Rai News del 18 maggio 2024.
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