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Amianto e mesotelioma nella costruzione e riparazione di rotabili ferroviari nei dati dell’VIII Rapporto ReNaM

Ultimo aggiornamento di Redazione il

La costruzione e manutenzione di rotabili ferroviari – che include locomotive, carrozze e altri mezzi su rotaia – è storicamente uno dei settori più esposti al rischio amianto.

Secondo l’VIII Rapporto del Registro Nazionale dei Mesoteliomi (ReNaM), pubblicato dall’INAIL, questa categoria di lavoratori ha registrato numerosi casi di mesotelioma maligno correlati a esposizione professionale.

I numeri del mesotelioma nella categoria dei rotabili ferroviari

Nel dettaglio, il ReNaM riporta 795 casi di mesotelioma fra il 1993 ed il 2021 con esposizione professionale in questo settore, di cui 580 casi (73%) con esposizione esclusiva nella categoria “costruzione e riparazione di rotabili ferroviari”.

Usa il pulsante in alto a destra per copiare il codice di embed e utilizza liberamente il grafico sul tuo sito web! Infografica a cura di Risarcimento Malattie Professionali. Fonte dei dati: INAIL OpenData, rilevazione Dati VIII Rapporto ReNaM.
  • Età media all’inizio dell’esposizione: 24,4 anni
  • Età media alla diagnosi: 71,5 anni
  • Tempo medio di latenza: 47,1 anni

Questi dati sottolineano come il rischio amianto fosse presente sin da giovani età lavorative e con un impatto clinico a lungo termine.

Lavorazioni a rischio

L’esposizione era dovuta soprattutto all’utilizzo di amianto in fibra (crocidolite) applicato all’interno delle carrozze e dei locomotori per finalità isolanti.

Le mansioni coinvolte erano svariate: saldatori, installatori, carpentieri, elettricisti, tubisti, falegnami, e operai addetti alla coibentazione e manutenzione di componenti ferroviari.

L’amianto veniva anche utilizzato nei pannelli delle caldaie, nei condotti del vapore e nei dispositivi di riscaldamento dei vagoni.

Le regioni più colpite

Sempre secondo l’VIII Rapporto ReNaM, le regioni con il maggior numero di casi professionali attribuiti alla categoria ferroviaria rispetto al numero complessivi dei casi degli esposti professionalmente sono:

  • Emilia-Romagna: 212 casi (11%)
  • Veneto: 155 casi (8.8%)
  • Toscana: 109 casi (7.1%)

Queste regioni, storicamente legate all’industria meccanica e ferroviaria, mostrano una concentrazione significativa dei casi.

Fonte ufficiale

Tutti i dati riportati in questo articolo provengono dall’VIII Rapporto ReNaM (Registro Nazionale dei Mesoteliomi), pubblicato da INAIL, che rappresenta il principale strumento epidemiologico italiano per la sorveglianza dei mesoteliomi di origine professionale.

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Crediti immagine di copertina: foto di Huy Phant da Pexels. Modificata (ritagliata e ridimensionata). Concessa in uso con licenza originaria Pexels. Immagine di repertorio non attinente ai fatti riportati nell’articolo, raffigurante rotaie.

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