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C’è una nuova speranza nella ricerca di una cura del mesotelioma, la terribile patologia derivante dall’esposizione all’amianto. Patologia che nel 2017 ha causato la morte di più di 6000 persone.
Viene da uno studio congiunto pubblicato dai ricercatori del Technion Israel Institute of Technology di Haifa e da quelli dell’Università Langone di New York.
Le due équipe sono state guidate rispettivamente dal prof. Israel Vlodavsky e dal prof. Harvey Pass. Quest’ultimo è capo del dipartimento di chirurgia toracica presso l’università di New York e di quello di oncologia toracica presso il National Cancer Institute.
Fermare un enzima come metodo per la cura del mesotelioma
Lo studio è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista JNCI: Journal of the National Cancer Institute nel marzo 2018.
I ricercatori hanno mostrato come sia possibile arrestare l’avanzamento del tumore attraverso l’inibizione dell’eparanasi.
L’eparanasi è un enzima che modula l’attività di fattori coinvolti nell’interazione tumore-stroma.
Le cellule tumorali del mesotelioma sono associate, sia per gli uomini che per i topi, ad un’alta concentrazione di eparanasi. Livelli più alti di questo enzima comportano un decorso maggiormente sfavorevole del tumore per il paziente.
La neoplasia si serve dell’eparanasi per rompere gli apparati tissutali e diffondersi nell’organismo attraverso:
- processi infiammatori;
- processi di angiogenesi.
Questi processi consentono al tumore di generare metastasi tumorali.
Il mesotelioma e i risultati della sperimentazione dei ricercatori
Il mesotelioma maligno è una neoplasia altamente aggressiva. Ha una prognosi sfavorevole a causa della difficoltà di individuazione di marcatori per una diagnosi precoce. È inoltre assai resistente alle terapie convenzionali.
I risultati ottenuti dai ricercatori con l’inibizione di tale enzima, soprattutto negli esperimenti condotti in vivo, hanno mostrato una significativa riduzione statistica dell’invasione e della proliferazione cellulare del carico tumorale.
Si tratta ancora di risultati preliminari. Le sperimentazioni sono state infatti condotte sui topi. Tuttavia sia aprono nuove prospettive e possibilità per la cura del mesotelioma.
Crediti immagine: foto modificata di Jaron Nix su Unsplash
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