Opuscolo informativo 2022 con l'analisi dell’andamento delle malattie da amianto in Italia dal 2017 al 2021.
Articoli pubblicati in “Professioni a rischio”
Esistono alcune professioni a rischio più di altre per quanto riguarda l’esposizione a sostanze cancerogene e il rischio di contrarre malattie professionali.
Vigili del fuoco, ferrovieri, militari e personale della Marina, gli operai delle industrie del fibrocemento e delle aziende chimiche e petrolchimiche sono solo alcune delle categorie da tutelare.
La sentenza della Corte d'Appello di Firenze conferma l'origine professionale: spetta il risarcimento del danno del lavoratore per carcinoma dell'orofaringe (tumore della gola) causato da esposizione ad amianto.
Recentemente Inail ha pubblicato un fact sheet con un aggiornamento su rischi di esposizione ed una panoramica sulla normativa a tutela dei preparatori e somministratori di antineoplastici fra il personale medico ed infermieristico.
La Cassazione accoglie il ricorso dei familiari di un ex militare esposto ad uranio impoverito per causa di servizio e deceduto dopo aver contratto un linfoma non-Hodgkin.
Il cromo esavalente è una sostanza utilizzata soprattutto nell'industria del metallo. È ritenuta tossica e cancerogena.
Un recente articolo, pubblicato sull'International Journal of Epidemiology, associa l'esposizione all'erbicida dicamba al rischio di sviluppare vari tipi di tumore.
La maggiorazione contributiva amianto ai fini del prepensionamento spetta anche ai ferrovieri ancora in attività privi di equipaggiamenti di protezione e che siano assicurati all'INAIL.
L'amianto è stato largamente utilizzato ed è ancora presente nella scuola italiana, al pari che in altri edifici pubblici quali per esempio le biblioteche, gli ospedali e gli impianti sportivi. Hai contratto una malattia da amianto per esposizione in Università ed edifici scolastici? Puoi ottenere un risarcimento.
Pubblicato il Decreto di Perimetrazione delle Officine Grandi Riparazioni di Bologna. Qui si faceva la manutenzione delle carrozze ferroviarie coibentate in amianto. Numerosi i lavoratori esposti vittime di malattia professionale.
L'esposizione a polveri di legno duro è fra le cause di alcune malattie professionali; fra queste i tumori del naso: il tumore seni paranasali, delle cavità nasali, del nasofaringe.
L'amianto è stato utilizzato come materiale di coibentazione nel settore ferroviario almeno fino all'entrata in vigore della Legge 257 del 1992. A causa della lunga latenza tanti ex lavoratori si sono ammalati e ancora si ammalano di patologie asbesto correlate quali il mesotelioma pleurico.
L'angiosaroma epatico è una rara neoplasia del fegato correlata all'esposizione professionale al cloruro di vinile. È una malattia riportata nella Lista I delle tabelle dell'INAIL, ovvero fra le malattie la cui origine professionale è di elevata probabilità, nel Gruppo I: "Malattie da agenti chimici".
Le malattie asbesto correlate quali il mesotelioma, il tumore del polmone e l'asbestosi sono assai diffuse fra i lavoratori che hanno operato a bordo di navi o nei cantieri navali. Ciò è dovuto al fatto che il minerale è stato largamente impiegato per la coibentazione di gran parte delle navi, civili, mercantili e militari prima del 1992, quando l'uso e la commercializzazione dell'asbesto è stata proibita.
Il Tribunale di Venezia ha stabilito in primo grado che furono le fibre d'amianto sulla tuta da lavoro dell'operaio di Fincantieri a causare il mesotelioma pleurico della moglie.