Con Ordinanza Civile Sezione Lavoro Num. 558 Anno 2021 la Suprema Corte di Cassazione ha respinto il ricorso di Syndial Servizi Ambientali SPA avverso al risarcimento del danno per decesso per carcinoma polmonare da esposizione ad amianto a favore dei familiari di un ex dipendente di una società incorporata (Pertusola SPA).
La sentenza della Corte d’Appello di Catanzaro sul risarcimento iure hereditatis ai familiari del lavoratore deceduto di carcinoma polmonare per esposizione ad amianto sul luogo di lavoro
La Corte d’Appello di Catanzaro, nel 2017, aveva riformato la sentenza di primo grado, emessa dal Tribunale di Crotone, stabilendo
[…] che non poteva ritenersi decorso il termine di prescrizione per l’azione, iure hereditatis, di risarcimento del danno posto che il carcinoma polmonare che aveva dato causa al decesso e che aveva rappresentato una nuova patologia (e non un mero aggravamento delle malattie, broncopneumopatia e rinofaringite, già contratte) […] solamente nel settembre 2005 (ossia circa 3 anni prima della proposizione dell’azione giudiziaria).
Contrariamente inoltre a quanto stabilito nella relazione de consulente tecnico d’ufficio, la Corte territoriale, in base alle testimonianze, alla documentazione acquisita ed al riconoscimento al lavoratore dei benefici contributivi previsti dalla Legge 257 del 1992, ne aveva appurato l’esposizione qualificata ad amianto sul luogo di lavoro.
Le motivazioni del ricorso in Cassazione della società incorporante
Contro la decisione della Corte d’Appello di Catanzaro ha proposto ricorso la società Syndial Servizi Ambientali SPA con le seguenti motivazioni:
- Mancata dimostrazione della qualità di eredi legittimi del lavoratore deceduto, ritenendo irrilevante la produzione del certificato di morte e dello stato di famiglia.
- L’azienda non aveva mai gestito direttamente il rapporto di lavoro e quindi non avrebbe avuto responsabilità. Ciò poiché
l’obbligazione del rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro e di salvaguardia della salute dei lavoratori, [sono] fonte di responsabilità esclusivamente personale, dunque concernente esclusivamente il datore di lavoro che ha materialmente commesso il fatto e che era tenuto a vigilare [ovvero Pertusola Sud SPA, la società incorporata]
. - Il lavoratore, nel 1993, aveva sottoscritto un verbale di conciliazione con il quale aveva rinunciato
con atto sottoscritto al momento della risoluzione del rapporto di lavoro, ad ogni diritto o azione inerente, connesso e/o derivante dall’intercorso rapporto di lavoro
. - Le patologie che hanno causato la morte del lavoratore erano state diagnosticate già nel 1998 come risulta dalla denuncia di malattia professionale.
- La società aveva sempre svolto controlli e monitorato la concentrazione di
acide di polveri di amianto
nell’ambiente. Il lavoratore inoltre, adibito alle mansioni di ‘strappatore’ presso l’impianto di elettrolisi, era stato esposto a livelli contenuti di acido solforico. Questi sarebbero statiscevri da qualsiasi possibilità di cagionare l’insorgenza di una neoplasia polmonare
come dimostrato dalla relazione del consulente tecnico d’ufficio e dalle testimonianze. Infine il lavoratore era un forte fumatore e potrebbe essere stata questa una concausa dello svilupparsi della neoplasia.
Le valutazioni della Cassazione nel respingere le motivazioni del ricorso contro il risarcimento iure hereditatis dei familiari del lavoratore deceduto per un carcinoma polmonare
L’ordinanza della Corte di Cassazione affronta e analizza, respingendole, le cinque motivazioni di ricorso presentate dai legali della Syndial Servizi Ambientali SPA avverse al risarcimento iure hereditatis per i familiari del lavoratore deceduto a causa di un carcinoma polmonare causato dall’esposizione all’asbesto:

- La motivazione sulla mancata dimostrazione della legittimità della richiesta iure hereditatis e della qualità di eredi legittimi, secondo la suprema Corte, difetta di inammissibilità, in quanto questione non precedentemente prodotta nel giudizio di merito. La stessa manca poi anche di decisitività, poiché già la Corte di merito aveva ritenuto irrilevante la mancata produzione della denuncia di successione
a fronte della configurazione in termini di accettazione implicita dell’eredità della proposizione dell’azione giudiziaria
. Inoltre, la Corte ha ribadito come, quanto alla legittimità dell’azione giudiziaria da parte di un figlio che azioni in giudizio un diritto del genitore,[…] è sufficiente, in quanto chiamato all’eredità a titolo di successione legittima, che abbia accettato, anche tacitamente, l’eredità […]
. - In merito al respingimento delle responsabilità di Syndial Servizi Ambientali SPA in quanto società incorporante che non aveva mai gestito direttamente il rapporto di lavoro, la Corte sottolinea, come già chiarito in altre sentenze, che
la fusione di una società mediante incorporazione determina automaticamente l’estinzione della società incorporata ed il subingresso, per successione a titolo universale, della società incorporante nei rapporti sostanziali e processuali a quella relativi, nel regime precedente l’art. 2504 bis cod. civ.
. - Per i giudici di Cassazione non ha rilevanza il verbale di conciliazione sottoscritto dal lavoratore nel 1993. Con esso questi si impegnava a non sollevare azioni relative a diritti derivanti dal rapporto di lavoro poiché
[…] il diritto al risarcimento del danno non poteva essere oggetto di transazione giacché al momento della stipula del negozio non era ancora insorto […]
, conformemente ad un orientamento consolidato nelle sentenze della stessa Corte. - Quanto alle valutazioni di merito riguardanti i fatti accertati relativi alla diagnosi della malattia ed alle circostanze dell’esposizione (quarto e quinto motivo di ricorso), la Cassazione giudica il ricorso inammissibile poiché
[…] le censure investono tutte la valutazione delle prove come operata dalla Corte di merito, e si sostanziano […] in una richiesta di rivisitazione del materiale istruttorio (quanto alla insorgenza della malattia del carcinoma polmonare, rispetto alle pregresse patologie della broncopneumopatia e della rinofaringite) non consentita in questa sede di legittimità.
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