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Il Tribunale di Livorno ha condannato l’azienda datrice di lavoro di un uomo di Cecina deceduto nel 2009 all’età di 71 anni a causa di un mesotelioma pleurico da esposizione ad amianto.
L’uomo aveva lavorato per 37 anni come montatore, saldatore e carpentiere all’interno del cantiere navale.

Qui sarebbe stato esposto alla fibre di asbesto, largamente utilizzate prima della messa al bando del materiale, a coibentazione di diverse strutture e componenti delle unità navali.
L’esposizione sarebbe avvenuta poiché i locali sarebbe stati privi di impianti di aerazione e senza che il lavoratore fosse dotato di tute monouso e adeguati dispositivi di protezione individuale.
Ora l’azienda, secondo la sentenza di primo grado, dovrà corrispondere alla vedova e alla figlia rispettivamente circa 350mila e quasi 300mila euro a titolo di risarcimento del danno.
Fonti e rassegna stampa
La notizia è stata diffusa di diversi portali di notizie online. Per un approfondimento si possono leggere, a titolo di esempio, gli articoli della redazione di Livorno Today del 17 gennaio 2024 e della redazione di Toscana Chianti Ambiente del 18 gennaio 2024.
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