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Le patologie tumorali rappresentano la seconda causa di morte a livello mondiale dopo le malattie cardiovascolari.
Dei circa 8 milioni di decessi annuali nel mondo si stima che circa 600.000 siano rappresentati dai tumori professionali, quelle neoplasie cioè che sono originate nei lavoratori a causa dell’esposizione a sostanze nocive (agenti cancerogeni e mutageni) sul luogo di lavoro.
Nel 2014, nei paesi dell’Unione Europea, si sono verificati più di 100.000 decessi per tumore professionale, che costituiscono il 53% di tutte le morti legate all’ambito del lavoro.
Agenti nocivi, cancerogeni e mutageni
Ognuno di noi è soggetto ad esposizione ad agenti inquinanti nel contesto della vita quotidiana. L’ambiente, i luoghi domestici e quelli di lavoro infatti possono essere contaminati, in varia misura, da agenti nocivi difficilmente controllabili a livello individuale.
L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) ha individuato più di 400 agenti potenzialmente cancerogeni per l’uomo, di cui 44 certamente tumorali per quanto riguarda l’esposizione professionale.
Tali agenti mutageni possono provocare alterazioni genetiche e neoplasie nelle persone esposte.
Tuttavia non è semplice stabilire un sicuro nesso di causalità fra esposizione a queste sostanze e l’insorgere delle patologie. Ciò è dovuto a diversi motivi, ovvero:
- Lungo periodo di latenza fra esposizione ed insorgenza della malattia.
- Multifattorialità nella crescita tumorale, che non consente di isolare un’unica causa scatenante.
- Difficoltà di stilare un’anamnesi certa ed accurata dell’ammalato.
Gli agenti cancerogeni e mutageni sono presenti in molti settori professionali sia come materie prime che come sottoprodotti di lavorazioni.
Sono presenti come materie prime, per esempio:
- in agricoltura;
- nell’ambito dei trattamenti galvanici;
- nell’industria petrolchimica e farmaceutica;
- nei laboratori di ricerca.
Sono presenti come sottoprodotti in lavorazioni quali:
- la saldatura degli acciai inox;
- l’asfaltatura stradale;
- la produzione della gomma.
Un quadro riassuntivo, nonché uno strumento di ricerca degli agenti cancerogeni e mutageni connessi alla varie professioni è consultabile nello strumento di ricerca per le professioni a rischio di Risarcimento Malattie Professionali.
I tumori professionali e gli agenti cancerogeni più diffusi
Si stima che nei paesi industrializzati il 4% di tutti i tumori sia di origine professionale. In Italia circa 6000 decessi all’anno sono attribuibili all’esposizione ad agenti cancerogeni e sostanze nocive sul luogo di lavoro.
L’amianto è certamente ancora la prima causa di morte per esposizione professionale in Italia, con evidenza di cancerogenicità certa per
e limitata per
- Tumore del colon-retto.
- Cancro della faringe.
- Tumore dello stomaco.
Circa il 6% dei tumori del polmone è riconducibile ad esposizione professionale e di questi il mesotelioma rappresenta la causa di circa il 10% dei decessi totali.
Decessi per Mesotelioma ed Asbestosi
Nel periodo fra il 1994 ed il 2010, nei paesi UE, sono state più di 100.000 le morti per mesotelioma ed asbestosi.
Il rischio di esposizione a polveri di legno e cuoio
Fra gli ambiti lavorativi più a rischio poi ci sono certamente i luoghi dove si producono polveri di legno e cuoio.
Alcuni studi epidemiologici hanno infatti evidenziato un aumentato rischio di neoplasie delle cavità nasali e dei seni paranasali per:
- Carpentieri.
- Falegnami.
- Mobilieri.
L’esposizione a benzene ed il rischio leucemie
L’esposizione a benzene nell’industria petrolchimica costituisce un altro dei principali fattori di rischio.
Essa infatti può riguardare il personale addetto alla produzione nonché al trasporto ed alla manutenzione degli impianti industriali.
La pericolosità è soprattutto dovuta al fatto che perdite di vapori ed esalazioni accidentali possono avvenire durante questo tipo di lavorazioni.
L’esposizione a benzene è associata, nella letteratura scientifica, ad una maggiore occorrenza di malattie di tipo leucemico.
L’esposizione a cromo esavalente
L’esposizione al cromo esavalente è invece causa nota di tumori polmonari in varie attività connesse alla sostanza quali la produzione della stessa e i processi di saldatura, placcatura e verniciatura dei materiali metallici (trattamento e rivestimento dei metalli).
Gli Idrocarburi Policiclici Aromatici
L’esposizione a Idrocarburi Policiclici Aromatici, o IPA, è possibile in tutti gli ambienti di lavoro dove si verificano combustioni, per esempio:
- Fonderie.
- Raffinerie.
- Industrie per la produzione di coke e di asfalto.
- Industria della gomma e della carta.
- Produzione di energia.
Gli IPA sono sostanze utilizzate in miscele complesse e si originano da processi di combustione incompleta.
Le esalazioni, i vapori e il contatto con tali sostanze sono ritenute responsabili di forme tumorali quali il cancro dei polmoni ed il cancro della pelle.
Gli altri agenti cancerogeni più comuni
Fra gli altri agenti cancerogeni più diffusi inoltre si annoverano:
- Amine aromatiche: provocano un aumento di rischio per tumore della vescica, linfomi, leucemia, tumori del polmone e dello stomaco.
- Arsenico: espone al rischio di inalazione, ingestione, contatto e può causare tumori della cute, del polmone, della vescica, del rene, del fegato e della prostata.
- Erbicidi: possono causare il tumore della vescica ma sono anche ritenuti causa di linfomi;
- Formaldeide: utilizzata nelle industrie tessili e delle materie plastiche, nonché fra gli operatori sanitari. È associata ad un aumento di rischio per tumori del nasofaringe, leucemia mieloide.
- Oli di scarico diesel: associati ad un aumentato fattore di rischio per tumore del polmone e della vescica, nel contesto di esposizioni professionali nelle miniere non metallifere, nelle ferrovie e nei trasporti.
- Silice cristallina: cui sono esposti gli addetti nelle industrie della lavorazione dei minerali, dell’energia, dei metalli e delle costruzioni.
Per tutte queste tipologie di esposizioni professionali che abbiano originato una malattia professionale è possibile ottenere un risarcimento da parte del datore di lavoro, qualora ne esistano i presupposti e sia dimostrabile l’inosservanza delle tutele di sicurezza.
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Crediti: alcune informazioni tratte, integrate ed adattate dalla pubblicazione Agenti Cancerogeni e mutageni. Lavorare sicuri. Rischi e prevenzione, INAIL, 2015 – Foto di skeeze da pixabay.com concessa con licenza CC0 Creative Commons. Modificata.
il tumore professionale più frequentemente indennizzato dall’ inali è il mesotelioma?
Secondo i dati pubblicati nell’ultimo rapporto INAIL sulle malattie professionali, che può trovare a questo link https://www.inail.it/cs/internet/comunicazione/pubblicazioni/catalogo-generale/pubbl-malprof-2015-2016.html le malattie muscolo-scheletriche sono al primo posto; per quanto riguarda i tumori professionali i più frequenti sono quelli della pleura e del peritoneo